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Alla scoperta dello Champagne

Lo Champagne è prodotto nell’omonima zona francese di Champagne situata a nord este della nazione transalpina. Si ottiene da uve Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier secondo metodo champenoise (metodo classico), che prevede una seconda fermentazione direttamente in bottiglia.

La storia dello Champagne è legata al nome del monaco benedettino Dom Pierre Perignon, vissuto tra il 1668 e il 1715, ritenuto suo inventore anche se la storia non è pienamente d’accordo. In realtà già nel XVI secolo veniva prodotto un vino frizzante, vino gris, che aveva il difetto di fermentare nelle botti o nelle bottiglie facendole esplodere.

Dom Perignon venne incaricato di trovare una soluzione per trattenere l’esuberanza di questo vino e quindi poterlo conservare. Secondo lui la sua estrema  “esuberanza” non era affatto un difetto, ma un pregio da riuscire a preservare il più possibile; quindi iniziò a studiare come contenere quelle bollicine fino al consumo finale. La soluzione fu data dagli inglesi, grandi sostenitori di questa particolare effervescenza, che misero sul mercato delle bottiglie adatte alla conservazione . Trovato il contenitore adatto bisognava risolvere il problema della chiusura evitando che l’effetto del gas facesse saltare il tappo. La soluzione del monaco fu quella che ancora oggi conosciamo; un tappo di sughero ancorato ad una gabbietta di filo metallico.

Nacque così lo Champagne… Il Dom Perignon che porta ancora oggi il nome dell’umile monaco. Altro nome importante quando si parla di Champagne è Veuve Clicquot, il cui nome sta per vedova Clicquot. Fu lei che inventò la tecnica del remuagé, cioè la rotazione periodica delle bottiglie piene di Champagne disposte inclinate sulle pupitre per raccogliere i sedimenti nel collo della bottiglia ed avere un vino perfettamente limpido.

Esistono tantissimi Champagne con diverse caratteristiche ma i fattori salienti  che differenziano uno Champagne da un altro  sono: il cru, vitigno, annate e dosaggi.

Il cru corrisponde ad una determinata area in cui vitigno, terroir e clima creano una specifica identità che determina caratteristiche uniche nel vino prodotto

I vitigni sono diversamente assemblati per avere blanc de blancs se prodotto da sole uve bianche chardonnay o un blanc de noirs se prodotto dalle solo uve nere (pinot noir e pinot meunier).

Dosaggio: solitamente lo Champagne è ottenuto dall’assemblaggio di annate diverse, unite creando un prodotto armonico tra cru, vitigni e annate. I Millesimati, sono ottenuti  dall’assemblaggio di uvaggi di un’unica annata, e in genere rispecchia annate eccezionali. Uno Champagne Millesimato è uno Champagne che si distingue per carattere ed importanza.

Il colore dello Champagne non è sempre lo stesso e spazia dal giallo oro pallido ad un giallo intenso, a seconda che sia leggero o più strutturato. Esistono anche Champagne rosé ottenuti da assemblaggi tra vini bianchi e vini rossi fermi. L’affinamento dello Champagne dura minimo 15 mesi, fino a 3 anni per i millesimati mentre per le cuveé speciali può durare anche fino a 5 anni.

Uno Champagne può essere definito brut, doux e demi-sec a seconda del dosaggio, cioè l’aggiunta di zucchero con una miscela di vino Champagne (liqueur d’expédition), che varia la quantità a seconda delle tipologie suddette.

La bottiglia classica di Champagne rispetta il normale formato da 0,75 cl, ma sono frequenti i magnum di circa 1,5 L, anche se per occasioni molto speciali ci sono anche formati più grandi.