La comodità degli assorbenti interni durante il ciclo mestruale è qualcosa di inspiegabile. Molte donne però, si interrogano su come si mettono e qual è la procedura esatta per evitare di provare dolore. In questa guida vedremo esattamente tutti i passaggi da seguire minuziosamente.
L’utilizzo degli assorbenti interni è adatto non solo a chi ha già avuto i suoi rapporti sessuali, ma anche alle ragazze vergini. È normale che inizialmente potrebbe far impressione, ma pur di eliminare i disagi dovuti al flusso sanguigno mestruale molte donne sarebbero pronte a tutto.
Il metodo di inserimento di un assorbente interno di per sé non è complesso, quel che risulta difficile è farlo le prime volte. L’impatto o la semplice sensazione potrebbe essere un fattore mentale limitante.
Come si mettono gli assorbenti interni: tutta la procedura
Dunque ecco qual è la miglior preparazione per poter mettere correttamente il tampone interno:
- Il primo step è quello di rilassare mente e corpo (in particolar modo i muscoli pelvici). Il rischio sarebbe quello di farsi coinvolgere emotivamente da paura e tensione, cosicché il corpo possa divenire ingestibile.
- La posizione è una fase molto importante ma anche soggettiva. Alcune donne inseriscono gli assorbenti interni in piedi, altre ancora sedendosi sulla tavoletta del WC o con le ginocchia leggermente flesse.
- Al fine di evitare inconvenienti come ad esempio le infezioni, occorre lavarsi adeguatamente le mani.
- Rimuovere il tampone dal suo involucro presente al fine di proteggerlo dagli agenti esterni.
- Il tampone dovrà essere inserito nel canale vaginale gradualmente e prestando molta attenzione.
Sul mercato è possibile scegliere tra due tipi di tamponi interni, quello su cui è presente l’applicatore e l’altro senza.
Assorbenti interni: come sceglierli
Tamponi con applicatore: come si usano
L’assorbente è presente nel tubicino di esso. L’applicatore invece, dev’essere predisposto internamente alla vagina. L’obiettivo dev’essere quello di far sì che il cordoncino abbia la direzione giusta verso il basso. A questo punto una corretta introduzione del tampone prevede che la sua punta indichi la parte inferiore della schiena.
L’applicatore andrà inserito gradualmente e con delicatezza all’interno della vagina. Il momento ideale per fermarsi è quando le dita avranno toccato il corpo e già spinto in alto. Aiutandosi con l’indice invece, si spingerà il tubo interno verso l’esterno, cosi da indovinare la posizione.
Tamponi senza applicatore: come metterli
Il tampone senza applicatore prevede una esecuzione differente e probabilmente più semplice. Dopo aver rimosso l’involucro protettivo si dovrà sciogliere e distendere il cordone. Con l’aiuto di indice e dito medio, bisognerà allargare delicatamente le labbra vaginali.
Con l’aiuto dell’indice dell’altra mano, l’assorbente andrà spinto più che si può verso l’alto e verso l’interno. Qualora il tampone fosse stato inserito correttamente, la donna non dovrà provare nessun tipo di dolore o fastidio.
Naturalmente l’inserimento corretto non prevede neanche che si avverta la sua presenza.
Quando e come sostituire il tampone
Per una corretta igiene è giusto sostituire l’assorbente entro e non oltre le 8 ore (va osservato soprattutto se è o meno imbevuto).
Per estrarlo è necessario tirare l’apposita cordicella verso il basso fino alla completa estrazione del tampone e buttatelo negli appositi contenitori per lo smaltimento o nel secco non riciclabile.
Se ne avete la possibilità rinfrescatevi le parti intime. Rispettare le norme igieniche vi permetterà di evitare che certi batteri possano introdursi all’interno della vagina e far danno.
Di seguito inserite un nuovo tampone e proseguite la vostra giornata!
Capire come si mettono gli assorbenti interni è importante al fine condurre una vita spensierata e senza disagio anche nei giorni di ciclo.