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Coltivazione indoor: cosa sapere per iniziare

Che cosa vuol dire coltivare indoor? E quali sono le caratteristiche di una coltivazione di questo tipo? È possibile avviarne una in casa o in un ambiente attiguo all’abitazione, come un garage o una dependance? Quali sono gli strumenti indispensabili per iniziare e i vantaggi che ne derivano?
Ecco una breve ma esaustiva guida, che illustra i concetti chiave fondamentali della coltivazione indoor e gli accessori essenziali per poterne avviare una.

Cos’è la coltivazione indoor?

Innanzi tutto, vediamo esattamente di cosa si tratta e come funziona. Una coltivazione indoor è una coltura che – come suggerisce il nome stesso – viene avviata in uno spazio chiuso, come una serra, un capannone o – più semplicemente – in un ambiente domestico dedicato, come una stanza o un garage.
La coltivazione indoor può essere in terra (ovvero una coltura tradizionale ma al chiuso), in idroponica (senza l’impiego della terra ma con l’uso di acqua e sostanze nutritive) o in aeroponica (una coltivazione alimentata da appositi sistemi di nebulizzazione che permettono di nutrire le radici delle piante).
La coltivazione indoor viene erroneamente e automaticamente associata (e confusa) alla coltivazione idroponica. In realtà – sebbene la tecnica maggiormente diffusa sia quella idroponica – la coltivazione al chiuso può essere effettuata con tutte e tre le tecniche elencate sopra e può essere avviata, quindi, anche in terra.

Ma quali sono i vantaggi della coltivazione indoor?

Tra i benefici più diffusi di questa forma di giardinaggio, c’è sicuramente la possibilità di coltivare qualsiasi tipologia di pianta in qualsiasi momento dell’anno (indipendentemente dalle stagioni), avendo il controllo totale sui fattori di crescita e sviluppo (come temperatura, umidità, nutrimenti, ecc) creando così un ambiente protetto (in particolare da parassiti e muffe) e su misura per le esigenze delle specie vegetali coltivate. Ma soprattutto – grazie alle diverse soluzioni oggi disponibili, molte delle quali prevedono strutture verticali e coltivazioni a torre – è possibile prendersi cura di una coltivazione indoor anche quando si ha poco spazio a disposizione.

Inoltre, grazie ai prodotti e agli strumenti sempre più evoluti messi sul mercato, è possibile gestire questo genere di coltivazione in modo pratico e semplice; per questo la coltivazione indoor si adatta anche a chi ha meno esperienza.

Cosa serve per iniziare a coltivare indoor?

Le tipologie di strumenti e materiali variano a seconda della tecnica adottata (in terra, idroponica o aeroponica); per comodità e semplificazione, prendiamo come riferimento ed esempio la coltivazione indoor di tipo idroponico, che prevede l’uso dell’acqua e di sostanze nutritive.
Per coltivare con questo tipo di tecnica servirà della lana di roccia e della fibra di cocco per la fase della germinazione (la fase iniziale che consente lo sviluppo della piantina a partire dal suo seme). Successivamente occorrerà creare un substrato composto di argilla espansa (quella comunemente usata nel giardinaggio, ma anche nell’edilizia), unita a vermiculite e perlite. Questa miscela servirà a creare un substrato di coltivazione in grado di sostituire la tradizionale terra nel quale verrà sistemata la piantina appena germogliata.

Occorrerà poi acquistare o costruire una serra (che può essere mini se si ha a disposizione un piccolo spazio o grande se si ha un’area esterna considerevole), dove andrà creato l’ambiente adatto alle necessità delle piante. Servirà poi uno stimolatore di radici, per consentire alle piantine di sviluppare l’apparato radicale e un riscaldatore, in grado di mantenere una temperatura costante, in modo da consentire lo sviluppo e la crescita delle piante.

Per chi desidera maggiore comodità, è possibile acquistare dei kit già pronti all’uso, dotati di struttura, luci, riscaldatori e tutto l’occorrente per far germinare i semi e far crescere le piante in modo corretto.

Fattori da considerare per la crescita dei vegetali

Come anticipato sopra, tra i fattori cui prestare attenzione c’è la luce, a seconda della tipologia di pianta sarà necessario prevedere delle lampade da accendere per circa 12-18 ore al giorno, la temperatura, che – in base all’età e alle necessità specifiche della pianta – dovrà essere compresa tra i 20 e i 29 gradi, e naturalmente l’umidità, che dovrà essere intorno al 50-60%.

La coltivazione indoor – nata in un lontano passato per poter soddisfare le esigenze di coloro che non hanno un terreno coltivabile all’aperto – offre tante soluzioni per potersi cimentare in modo sia amatoriale che professionale nella coltura di fiori, ortaggi e frutti di ogni tipo.

In particolare, i cambiamenti climatici in atto, la progressiva desertificazione del pianeta e la contemporanea crescita della popolazione mondiale stanno spingendo sempre più aziende ad adottare questa tipologia di coltivazione, che evidenzia anche dei vantaggi di tipo ambientale, visto che le colture sono a chilometri zero e non prevedono l’impiego di pesticidi.