Se stai pensando a quale sia il modo migliore per coltivare il tuo orto e sei indeciso tra l’utilizzo di fertilizzanti chimici e quello di concimi organici per agricoltura biologica continua a leggere questo articolo.
Ti spiegherò perché utilizzare concimi per agricoltura biologica è la scelta migliore e l’unica che ti garantirà prodotti sani e genuini.
Partiamo dall’inizio ..
Sono ormai decine di secoli che l’uomo utilizza, a volte in modo inappropriato, la natura cercando di ottenere vantaggi nel breve periodo ma senza rispettare i “tempi tecnici”.
Quando parlo di tempi tecnici sto facendo riferimento ai tempi propri della natura.
L’ambiente nel corso di questi anni è cambiato anche a causa della nascita di aziende e per l’inarrestabile sviluppo tecnologico.
Il risultato lo vediamo ogni giorno sotto i nostri occhi: lo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali, una loro costante e continua diminuzione.
Questo comportamento spregiudicato dell’uomo ha determinato un utilizzo sempre maggiore di fertilizzanti chimici, pesticidi e altri prodotti per rispondere alla sempre maggiore richiesta dei mercati.
Il risultato finale?
L’ELIMINAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ E UNA VERTIGINOSA DIMINUZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA DI MADRE TERRA.
È proprio lo stato attuale delle cose ed il bisogno di ritornare ad un’alimentazione sana e genuina che ha favorito l’utilizzo dei concimi organici per agricoltura biologica.
Fertilizzanti chimici e concimi organici: qual è secondo te la differenza?
Credo che per capire l’importanza dell’agricoltura biologica sia necessario comprendere a fondo la differenza tra fertilizzanti chimici e concimi organici.
La maggior parte delle persone associa ai fertilizzanti l’idea di un qualcosa di chimico, mentre ai concimi l’idea di un qualcosa di molto naturale.
Possiamo dire che attraverso i concimi diamo alle piante nutrimento, mentre il fertilizzante è una sostanza che fornisce il giusto nutrimento alle piante ed al terreno.
È un po’ come se i concimi fossero un sottoprodotto dei fertilizzanti.
Nello specifico esistono tre tipologie di fertilizzanti che si distinguono per il tipo di nutrimento che permettono di dare alle piante:
- I concimi danno al terreno il nutrimento che serve alle piante per crescere;
- Gli ammendanti aiutano le piante a crescere;
- I correttivi contengono sostanze capaci di modificare o migliorare le caratteristiche chimiche del terreno.
I fertilizzanti rispetto ai concimi agiscono su determinati fattori senza tenere conto delle necessità nutritive delle piante.
Concimi Minerali VS concimi organici.
Le piante per crescere hanno bisogno di luce, acqua ed elementi nutritivi che possono appartenere alla categoria dei macroelementi (azoto, fosforo, potassio e calcio) oppure a quella dei microelementi (ferro, rame, zinco, manganese e zolfo).
Queste sostanze nutritive vengono sostituite dai concimi organici o chimici poiché dopo essere state assorbite dalle piante difficilmente si riproducono in tempi brevi.
Maggiore sono i bisogni produttivi, maggiore sarà la concimazione.
Nello specifico i concimi si distinguono in minerali ed organici.
Alla categoria dei concimi organici, ovvero quelli naturali, appartengono tutte quelle sostanze che venivano usate dai nostri nonni per prendersi cura dell’orto.
Tra queste abbiamo:
- Lo stallatico, che rappresenta il concime organico più utilizzato perché ricco di tutte le sostanze nutritive di cui le piante hanno bisogno per crescere;
- La pollina, ricavata dalle deiezioni dei polli e di altri volatili;
- Il pellicino, ricco di azoto ed ideale per piante e prati;
- La leonardite, un concime di origine fossile utilizzato per le colture biologiche e privo di sostanze chimiche;
- Il sangue di bue;
- La cornunghia, ottenuto dalla lavorazione di corna ed unghie di bovini ed ideale per piante e giardini.
Sono invece concimi chimici o minerali tutti quei prodotti industriali, che contengono una giusta quantità sia di macro che di micro elementi definiti in base alle esigenze e alle caratteristiche del terreno.
Tra i concimi chimici più utilizzati abbiamo:
- Quelli ricchi di fosfati per la coltivazione di piante e fiori;
- Quelli ricchi di azoto ideali per lo sviluppo e la crescita dei prati, delle foglie e delle radici;
- Quelli ricchi di potassio che favoriscono la produzione di fiori e frutti;
Quando il concime chimico è composto da un solo elemento fertilizzante si dice semplice, diversamente rientra nella categoria di quelli composti.
Al fine di favorire l’agricoltura biologica la normativa di riferimento ha definito un elenco specifico di tutti quei fertilizzanti chimici che sono ammessi in questo settore: mi raccomando di consultarlo e di rispettarlo sempre!
Buona fortuna con il tuo orto!