Quando si tratta di scegliere lo stile della cucina (e più in generale, dell’arredo di tutta la casa) si va abbastanza spediti, perché di solito la predilezione per lo stile classico o per le cucine contemporanee è abbastanza netto.
In effetti, abbastanza nette sono le differenze tra cucine classiche e moderne.
Innanzitutto, i materiali utilizzati: mentre nelle prime prevalgono il legno (soprattutto di noce e ciliegio per la realizzazione dei mobili), la pietra (solitamente marmo, per i piani dei mobili e il top della cucina) il cotto (per i pavimenti), in quella moderna a dominare sono invece le superfici in acciaio completamente lavabili e lucide, sedute in plexiglass trasparente o colorato e sgabelli (al posto delle panche o delle sedie in legno che caratterizzano le cucine rustiche), elettrodomestici a incasso o integrati (e non più la zona fuochi/forno a sé stante).
Altre differenze tra cucine classiche e moderne concernono l’uso e la declinazione dei tessuti: mentre nelle prime è abbastanza frequente l’uso di tendine in corrispondenza di cappa e forno (e talvolta anche di lavello), questi “orpelli” spariscono dalle composizioni moderne, riducendosi all’essenzialità della tenda per il balcone o la finestra. Anche la composizione stessa dei tessuti si modifica: nelle cucine classiche prevalgono il cotone e il lino (oppure il velluto e la seta nel caso di cucine classico-barocche o cucine eleganti), per rivestire sedie (come le capotavola capotavola Eris, Nadir e Pegaso, proposte da Tonin Casa), confezionare tovaglie, realizzare tendaggi, il moderno utilizza perlopiù materiali sintetici e lavabili.
Ancora differenze tra cucine classiche e moderne: le prime sono intarsiate, lavorate, decorate, e spesso caratterizzate da vetrine o credenze con parti a giorno per l’esposizione dei servizi di porcellane prestigiose; le seconde hanno invece un aspetto minimale, essenziale, e spesso grandi spazi vengono riempiti solo con pochi elementi funzionali, privi di vetrine e soprammobili, fino ad arrivare in taluni casi ad un rigore formale che sfiora l’asetticità e la freddezza (come le grandi cucine monocromatiche –bianche e nere, prive di guizzi colorati- o interamente in acciaio).
Tuttavia, sebbene a prima vista possano sembrano due stili totalmente distinti, al di là di tutte le differenze tra cucine classiche e moderne, ci sono degli aspetti comuni, e molto interessante, qualora ben realizzato potrebbe essere il connubio tra i due.
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