Diventare uno strategic planner, ecco come si fa 

Comunicare, per un’azienda, oggi è davvero tutto: e questo vale sia per le piccole imprese che per le multinazionali. Ma avere una strategia comunicativa e di marketing adatta non è una questione che si può semplicemente lasciare al caso, c’è bisogno di figure formate che sappiano come impostare al meglio una strategia ed un disegno di marketing e di comunicazione, adatto realmente all’impresa di riferimento. Per questo, c’è la figura del c.d. strategic planner che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più e non solo nelle multinazionali.

Avete mai sentito parlare dello strategic planner? Si tratta di una importante figura professionale che opera nel campo della pubblicità e del marketing, e che oggi riveste un ruolo sempre più importante in relazione alle imprese. Lo strategic planner è un pianificare, è una figura professionale della comunicazione che deve dimostrare una conoscenza poliedrica non solamente del mercato ma anche del target, delle strategie di comunicazione, della moda, dei cambiamenti nel mondo della comunicazione, e una persona dotata anche di soft skills come pensiero laterale, creatività, ingegno, capacità di ascoltare pensieri differenti e di attuarli.

Lo strategic planner si occupa di guidare l’ideazione di una strategia pubblicitaria e non solo: in italiano, una figura professionale di questo tipo sarebbe propriamente chiamata ‘consulente in pianificazione strategica’. Si tratta comunque di una figura professionale abbastanza recente, fra le ultime sorte all’interno del settore pubblicitario e nel mondo della comunicazione. Si occupa, fra le altre cose, di ideazione delle soluzioni creative, delle modalità per mezzo delle quali (ad esempio) aumentare la notorietà del brand e la brand awarness, di analizzare il target, la concorrenza, l’immagine aziendale e ovviamente di ideare una strategia che consenta all’azienda di comunicare bene per raggiungere gli obbiettivi di strategia e di marketing che si è posta.

Il strategic planner deve occuparsi di disegnare le strategie di volta in volta più opportune per fare in modo che un’azienda riesca a raggiungere questi obbiettivi, stabilendo quindi per mezzo di un metodo progettuale quali sono le operazioni necessarie per raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo.

 Cosa fa uno strategic planner?

La figura dello strategic planner è abbastanza vecchia, nasce a metà degli anni Sessanta, quando si cercava una figura professionale che fosse in grado di pianificare e di ideare strategie di comunicazione.

Uno strategic planner si occupa di capire quali sono le modalità per implementare la strategia comunicativa dell’azienda. Capire, in poche parole, per chi implementare la strategia (definizione del target), che cosa fare, e come distinguersi rispetto alla concorrenza.

Da questo capiamo che lo strategic planner deve essere ben formato per comprendere anche in che modo è possibile differenziarsi dal mercato e dalla concorrenza; deve conoscere benissimo il settore di riferimento ed il target e come lavorano i Competitors.

Dato che lo strategic planner è una delle figure chiave nella strategia di comunicazione (soprattutto all’interno delle grandi aziende, ma non solo) oggi esistono anche delle aziende specializzate in strategic planning che si occupano appunto di fornire delle figure ad hoc, preparate e con esperienza nel campo in questione. Figura ibrida fra colui che pianifica e colui che ispira, creando percorsi – logici ma anche emotivi – per comunicare al meglio rispetto ad un certo target, capendo i punti di debolezza dello stesso e mantenendosi costantemente aggiornato sul mondo della comunicazione, lo strategic planner è una figura professionale di grandissima importanza che consente alle aziende di migliorare sempre di più lo stile e la modalità della loro comunicazione, creando percorsi strategici adatti rispetto ad un certo business e investendo nei giusti progetti.