Gomme da moto per enduro – Ecco quali scegliere nel 2020

Per scegliere le migliori gomme adatte alla propria moto da enduro, va fatto un primo ragionamento sulla destinazione d’uso, ossia quali fondi si è soliti affrontare con la propria due ruote. Escludendo le gomme da motocross, più estreme e comunque non omologate per un utilizzo stradale, tra i modelli da enduro c’è l’imbarazzo della scelta.

In primo luogo comunque bisogna valutare il tipo di percorso da affrontare, e la consistenza del terreno. Pneumatici diversi infatti rispondono diversamente a terreni morbidi con manto erboso o ricoperti di fango, terreni mediamente compatti come breccia e terriccio, o fondi più duri come roccia e terra particolarmente battuta.

Una volta capito qual è il terreno preferito del motociclista, è il momento di valutare altri aspetti inerenti le caratteristiche degli pneumatici, quali la durata della gomma che si intende acquistare e il suo utilizzo effettivo. Quest’ultimo aspetto, nello specifico, ossia quanto battistrada si può consumare prima di avere un calo delle sue prestazioni. Non dimenticate di lasciare un po di budget anche per altri acquisti. Per altri accessori per moto potete leggerne di più qui per i caschi modulari, qui invece per altri caschi integrali e infine per qualche altro checkup. Di questo ne avevamo però parlato sul nostro blog.

Le migliori gomme da enduro del 2020

Vediamo ora quali sono i migliori pneumatici da enduro attualmente disponibili sul mercato.

Dunlop Geomax Enduro

Dunlop da sempre è un punto di riferimento per quanto riguarda la costruzione di pneumatici da motocross. L’esperienza del gommista di origine irlandese nel campo delle ruote tacchettate estreme si trasferisce anche nella produzione di coperture dedicate all’enduro, con standard costruttivi e qualitativi al top.

Le Dunlop Geomax Enduro sono indicate per affrontare terreni compatti, con la gomma posteriore particolarmente rigida nella carcassa e un disegno decisamente simmetrico. Le prestazioni migliori si ottengono su roccia, pietrisco e terra dura, mentre sul fango manca un po’ di grip. L’anteriore rende al meglio su fondi compatti.

Ottima la durata, anche se la mescola tende a diventare dura piuttosto velocemente, motivo per cui è consigliata a chi fa un utilizzo molto frequente della moto e non vuole ritrovarsi con un set di gomme già vecchie dopo qualche tempo, senza aver fatto molte uscite.

Metzeler MCE Six Days Extreme

Metzeler MCE Six Days Extreme è da tempo una delle scelte preferite dagli enduristi. si tratta di uno pneumatico adatto ad ogni terreno con buone prestazioni sia su fondi morbidi che su quelli più compatti. Il profilo del battistrada riesce ad estrarre molto bene il fango e la carcassa piuttosto morbida ne favorisce un uso da enduro nel senso più stretto del termine.

La gomma anteriore da il meglio di sé sull’erba, nel fango e sui fondi più soffici, contribuendo ad esaltare le caratteristiche di versatilità della coppia di pneumatici.

La sua mescola è piuttosto morbida e questo si paga inevitabilmente in durata, ma è disponibile anche in una composizione più dura che assicura percorrenze chilometriche superiori.

Bridgestone Gritty

Omologato dalla Federazione Motociclistica Italiana, Bridgestone Gritty è uno pneumatico fortemente orientato a percorsi fangosi estremi. Il posteriore assicura uno scarico del fango molto efficace, garantendo alta aderenza in queste condizioni ma con un deciso calo di performances sui fondi più duri.

La carcassa rigida lo rende quasi più adatto al cross che all’enduro, mentre il consumo è regolare e può considerarsi nella media. L’anteriore ha una buona resa su terreni compatti e mulattiere di ghiaia, situazioni in cui il disegno del battistrada regala le sue migliori performances in termini di grip laterale e in frenata.
Maxxis MaxxCross Enduro

Le taiwanesi Maxxis sono da tempo montate come gomme di primo impianto sulle KTM da enduro vendute nei concessionari. Le MaxxCross Enduro sono tra le più gettonate per gli enduristi che amano affrontare i terreni più compatti, ma assicurano una buona tenuta anche in condizioni di fango non estremo grazie al disegno del battistrada posteriore che assicura un buono scarico.
La durata è il fiore all’occhiello di queste coperture, che però non dovrebbero essere lasciate a riposo per troppo tempo perché la mescola tende a indurire e a strappare via i tasselli non di rado. La carcassa ha una costituzione piuttosto rigida rendendo le gomme divertenti anche nel fettucciato.

Pirelli Scorpion Enduro FIM

Caratterizzate da una carcassa piuttosto rigida, le Pirelli Scorpion Enduro FIM denotano ottime doti di resistenza agli strappi.

Come si intuisce dal nome, queste coperture sono omologate per l’enduro dove trovano il loro naturale campo d’azione, anche se la carcassa rigida offre buoni spunti anche per un utilizzo crossistico.

Il posteriore offre una buona resa soprattutto sui terreni di media compattezza, con la mescola che regge bene le performances fino a metà dell’altezza del battistrada.

Superato questo limite di consumo, la gomma tende a indurirsi invecchiando molto velocemente. Davanti le prestazioni migliori si registrano su fondi morbidi e poco compatti, mentre sul duro la gomma tende a scivolare.

Michelin Enduro Competition VI

Il gommista transalpino è un volto noto agli enduristi di tutto il mondo, vista la sua presenza di lunga data nelle competizioni e la capillare diffusione delle sue coperture nelle concessionarie e nelle officine dei gommisti.

Michelin Enduro Competition VI è uno pneumatico specificamente progettato per l’enduro, e rappresenta la naturale evoluzione delle precedenti versioni 3, 4 e 5, risolvendo alcuni difetti congeniti di queste coperture.

Sia al posteriore che all’anteriore, le Enduro Competition VI presentano un battistrada dal profilo estremamente efficace sul fango, riuscendo ad espellerlo molto rapidamente. Le coperture francesi tuttavia non disdegnano neanche i terreni più morbidi e i fondi polverosi, dove rimangono sempre incollate al suolo con ottime doti di aderenza e grip laterale.
Ia accelerazione e in frenata la mescola morbida fa sentire il suo lavoro garantendo un’elevata trazione e una buona durata dei tasselli, ma la scelta si paga sul duro, dove i tacchetti tendono inevitabilmente a usurarsi piuttosto rapidamente. Qualche perplessità sulla costituzione della carcassa, piuttosto rigida, che non favorisce un utilizzo da enduro estremo.

Shinko SR 216 MX

Storico produttore per conto terzi di gomme da enduro e non solo, Shinko torna a proporre coperture a proprio marchio dopo aver sfornato per anni le gomme Goldentyre.

Le Shinko SR 216 MX sono un ottimo prodotto soprattutto per il felice connubio tra aderenza, durata e possibilità di affrontare terreni di qualsiasi natura e conformazione. Al posteriore troviamo una mescola piuttosto soffice che garantisce una tenuta elevata in ogni condizione.

Per tutta la durata della sua vita, il tassello si comporta bene sia su ghiaia e pietre che su fondi compatti, terra battuta e manti erbosi. La resistenza agli strappi è notevole, e la carcassa piuttosto elastica fa aderire la gomma in qualsiasi condizione permettendole di adattarsi a qualsiasi forma e buca del terreno.

Il profilo del battistrada inoltre permette una efficace espulsione del fango, mentre le eccezionali doti di aderenza e grip vengono conservate fino a oltre la metà del consumo. L’anteriore inoltre accompagna bene in ogni condizione, dimostrandosi particolarmente efficace su erba e fango.