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I permessi per poter fare una piscina interrata 

Se state per costruire una piscina interrata sapete che, per prima cosa, dovete essere in regola rispetto alla normativa locale sulla costruzione. Al contrario di quello che molti pensano la costruzione di una piscina interrata non è una libera attività edilizia perché comporta una trasformazione del terreno, per questo motivo è soggetta a delle discipline molto precise (qua potete leggere altri luoghi comuni sulle piscine e come sfatarli).

In realtà le regole per l’edificazione della piscina interrata possono cambiare da comune a comune perché ogni realtà territoriale ha un suo piano regolatore, per cui la soluzione migliore è quella di rivolgersi all’ufficio tecnico del comune di appartenenza e domandare se ci sono delle regole particolari per i permessi.

Il Comune potrà toglierti ogni dubbio sulla presenza, ad esempio, di vincoli paesaggistici ed ambientali.

Il permesso a costruire, comunque, è necessario, come ha stabilito il decreto del presidente della repubblica 380/2001. Ecco perché bisogna rivolgersi ad un tecnico abilitato per la progettazione prima di presentare la domanda al comune.

La giurisprudenza ha confermato che l’edificazione di una piscina interrata consiste in un intervento di cambiamento del suolo e quindi ha delle ripercussioni ben precise sul committente e sul costruttore. Nel 2004 la cassazione sul punto ha sostenuto che tutti questi interventi sono soggetti al preventivo rilascio del permesso a costruire, una pronuncia questa ripresa anche dalla cassazione nel 2019. Richiedere le autorizzazioni, va specificato, è necessario per evitare delle sanzioni che possono essere anche molto pesanti e che riguardano sia il costruttore che il proprietario. Per evitare multe, è bene cercare di conoscere quali siano i permessi ed evitare sanzioni come l’arresto e multe fino ad oltre 51mila euro, con tanto di obbligo di ripristinare lo stato originale. Vediamo quindi quali sono i permessi che vanno richiesti oggi per poter cominciare a costruire la piscina e come vanno richiesti.

Il permesso a costruire

Il permesso a costruire è un titolo che deve necessariamente essere richiesto prima di cominciare a costruire solamente se la piscina ha un valore di dimensioni superiore al 20% dell’abitazione.

In questo caso il permesso è obbligatorio, e lo stesso vale anche quando la piscina interrata non è di pertinenza dell’immobile principale (non è al servizio esclusivo della casa, ad esempio).

La piscina interrata è un intervento che modifica la volumetria del terreno e di conseguenza trasforma in maniera permanente il suolo, quindi richiede del permesso a costruire.

 I vincoli paesaggistici

Nel Comune potrebbero esserci dei vincoli paesaggistici da rispettare. In questo caso prima di poter costruire la piscina interrata bisogna rivolgersi ai tecnici del comune e chiedere il permesso per la costruzione dopo aver ottenuto il via libera da parte delle commissioni paesaggistiche ed urbanistiche. In alcuni casi i vincoli potrebbero per esempio chiedere che non si edifichi piscine oltre una certa grandezza o di certi colori, comunque si tratta di limiti rispetto ai quali è possibile trovare un compromesso.

 La DIA o dichiarazione di inizio attività

La DIA o dichiarazione di inizio attività consiste in una segnalazione che il tecnico abilitato deve portare al comune per poter richiedere l’inizio della costruzione della piscina interrata. Da quel momento il comune ha 30 giorni di tempo per negare l’edificazione: se ciò non avviene, si è liberi di cominciare i lavori.

La DIA va presentata se la piscina interrata è pertinenziale alla casa e se le sue dimensioni non superano il 20% delle dimensioni dell’abitazione principale. Se l’amministrazione comunale è contraria alla realizzazione della piscina ne verrete avvertiti prima dei 30 giorni.

In generale il costo per il rilascio della SCIA può variare e può costare diverse centinaia di euro sulla base dei diritti di segreteria e della parcella del profesisnsta.