La cessione del quinto è il prestito personale più richiesto e concesso in Italia, anche se sussistono dei casi in cui potrebbe essere rifiutata. In questa guida vedremo quando può succedere e come prevenire il diniego da parte della banca o dell’ente creditizio.
La cessione del quinto è sicuramente il finanziamento più vantaggioso per le banche e gli enti finanziari, poiché la restituzione della somma di denaro verrà addebitata direttamente sulla busta paga del debitore. Ecco allora, che sussistono dei requisiti ben precisi per poter aderire a questa tipologia di prestito personale.
Cessione del quinto: tutti i casi in cui viene rifiutata
Innanzitutto, i requisiti per aderire alla cessione del quinto sono essenzialmente 3:
- I dipendenti di società private dovranno esser stati assunti con un contratto a tempo indeterminato con TFR messo da parte dal datore di lavoro o comunque in previsione di un fondo pensionistico.
- Pensionati con minimo percepito di 600 euro purché non sia una invalidità sociale o civile.
- I dipendenti statali e pubblici purché abbiano un contratto a tempo indeterminato e che abbiano superato la prova da un minimo di 3 o 6 mesi.
Se questi motivi potrebbero bastare per accettare la cessione del quinto, ci sono dei casi dove le banche o gli enti creditizi, avrebbero la libertà di rifiutare la richiesta. Nello specifico, ecco in quali casi può succedere e saperlo anticipatamente:
- Dipendenti privati: il lavoratore subordinato potrebbe avere difficoltà d’accesso al credito se fosse stato assunto da poco e la sua anzianità lavorativa è meno di un anno. Un altro fattore che conta è la dimensione dell’intera azienda, quelle con meno di 15 dipendenti sono considerate poco solide. Infine, il salario al netto del debito da restituire non potrà essere meno di 513€.
- Pensionati: per questi soggetti, oltre all’impossibilità di chi percepisce la pensione sociale o invalidità civile, non potranno accedere alla cessione del quinto coloro che hanno compiuto 80 anni oppure sono affetti da alcune patologie non accettate dalle compagnie assicurative e bancarie.
- Dipendenti pubblici e statali: normalmente è la categoria più protetta. Per loro la cessione del quinto è quasi sempre accettata. L’unico ostacolo per questi lavoratori potrebbe essere la quota cento, che dovrà rispettare il rapporto anzianità lavorativa e pensione 62/38. L’ideale per farsi accettare la domanda è quella di ridurre la durata del finanziamento personale.