postura-laterale_800x531

Piaghe da decubito: Prevenzione e cura

Cosa sono le piaghe da decubito?

Le piaghe da decubito, o più correttamente definite ulcere da decubito, sono lesioni da compressione della pelle e dei tessuti che insorgono in quei soggetti costretti ad una protratta permanenza a letto o in posizione seduta, come malati o disabili con difficoltà di deambulazione che devono assumere molto frequentemente una posizione statica. Tale posizione è alquanto pericolosa in quanto i vasi sanguigni subiscono una compressione provocando uno scorretto afflusso ematico locale. Come conseguenza si ha un aumento di pressione che può provocare l’ostruzione dei vasi, la loro coagulazione e poi necrosi dei tessuti. Queste lesioni interessano l’epidermide, il derma e gli strati sottocutanei e in casi gravi possono raggiungere anche la muscolatura o le ossa.

La localizzazione delle piaghe da decubito dipendono dalla posizione che il malato assume più frequentemente, ma generalmente si possono trovare queste ulcere nella regione sacrale (l’area dove si congiungono i glutei), la nuca ed i talloni.

Una piaga da decubito può trovarsi in quattro stadi, a seconda della gravità o meno della stessa. Lo stadio iniziale della lesione da compressione è caratterizzato da eritema, ispessimento oppure indurimento della cute e perdita del colore naturale della pelle. Una ulcera da decubito nel secondo stadio invece può manifestare lesioni o vesciche a livello dell’epidermide e del derma. Il terzo stadio coinvolge anche gli strati sottocutanei provocando la morte dei tessuti (necrosi). L’ultimo stadio infine presenta lesioni estese ai muscoli ed eventualmente alle ossa e ai tendini, mettendo a rischio la sopravvivenza del soggetto che ne è affetto.

I soggetti più a rischio che possono sviluppare un’ulcera da decubito sono i soggetti con malattie neurologiche (ictus o sclerosi multipla), malattie cardiache o diabete giacché queste malattie riducono la percezione sensoriale ed impediscono al soggetto di avvertire gli stimoli dolorosi che portano a cambiare posizione. Anche i soggetti molto magri o gravemente sovrappeso sono più propensi di chi ha un peso normale a sviluppare questo tipo di lesione. Inoltre anche chi soffre di incontinenza urinaria deve fare attenzione in quanto l’urina può contribuire alla macerazione della pelle e indirettamente alla formazione dell’ulcera.

Come si possono prevenire?

Per prevenire le ulcere da decubito è necessario innanzitutto cambiare spesso posizione, al meno ogni due ore, in modo da attivare la circolazione e non provocare danni da pressioni. Per ridurre l’attrito tra la pelle e la superficie del letto o della sedia a rotelle, ma anche per allungare i tempi tra una rotazione e l’altra, si possono utilizzare dispositivi medici antidecubito, i quali consentono di alleviare la pressione sulle aree di appoggio del corpo:

  • Materasso antidecubito: particolarmente utile in quanto riduce la pressione che il corpo esercita con il suo peso sulle ossa. Possono essere ad aria, da gonfiare attraverso un compressore, oppure possono essere materassi antidecubito in poliuretano espanso, particolarmente indicato per chi cerca un materasso con proprietà naturali, antiacaro e anallergico.
  • Cuscini antidecubito: accessorio fondamentale per chi è costretto a vivere in carrozzina in quanto oltre alla prevenzione delle piaghe da decubito offre anche un aiuto nel mantenimento di una postura corretta. Possono essere varie le tipologie di cuscini antidecubito che un soggetto può scegliere: quelli più utilizzati sono i cuscini in fibra cava siliconata ed i cuscini in memory foam, che possono essere con o senza foro.
  • Talloniere, gomitiere o salvagamba: sono dispositivi medici ideali per chi deve stare a letto per un lungo periodo, permettendo loro di prevenire le ulcere da decubito in zone del corpo come tallone (che è anche la parte del corpo più soggetta a questo tipo di lesioni), gomiti o gambe.

Come curare le ulcere da decubito?

Quando le misure di prevenzione risultano non sufficienti possono comparire le prime piccole lesioni. In questo caso bisogna assolutamente consultare il medico curante, che può prescrivere farmaci o pomate. In caso di lesioni non gravi si possono applicare unguenti cicatrizzanti mentre in presenza di lesioni gravi si devono assumere antidolorifici e antibiotici. Se la piaga è molto profonda si può anche ricorrere alla chirurgia plastica e ricostruttiva.

Inoltre per evitare il rischio di infezioni la lesione va mantenuta costantemente pulita, seguendo le indicazioni del medico.