Qualcuno pensa che i negozi di arredamento siano tutti uguali?

Arredare casa è un‘operazione piuttosto complessa che richiede una certa esperienza, buon gusto e creatività.
I più fortunati di noi, che possiedono tutte queste virtù, possono anche fare da soli ma per tutti gli altri è consigliabile che si rivolgano a chi arreda per professione.

In ogni città, di negozi di arredamento se ne possono trovare moltissimi ma non è detto che siano tutti in grado di offrire gli stessi servizi.
Ci sono quelli dove semplicemente vendono mobili e quelli dove si trova personale preparato e in grado di realizzare un progetto di arredamento completo, grazie al quale gli ambienti si trasformano in maniera radicale.

C’è una bella differenza tra riempire una stanza e progettare gli spazi in base alla loro funzionalità ed estetica.
In quest’ultimo caso conviene affidarsi ad un interior designer, una figura professionale presente solo nei negozi di arredamento più strutturati.

L’interior designer non è un semplice venditore di mobili

Per riuscire a comprendere con più chiarezza quale sia il ruolo esclusivo di questo professionista, abbiamo visitato il sito di uno studio di progettazione e negozio di arredamento a Bologna, Insidesign Studiostore, fondato da Susanna Maria Mandelli, industrial e interior designer, per l’appunto.
Da subito, si può notare un diverso tipo di approccio da parte dell’interior designer in merito all’arredare gli spazi, rispetto a quello dei tradizionali negozi di arredo.

Non è solo questione di prendere bene le misure per inserire mobili della giusta dimensione ma si tratta di considerare e valorizzare tutto l’insieme, volumi, spazi, elementi architettonici in un unico grande progetto.
Per quanto possa sembrare assurdo, anche la luce rappresenta un elemento importante per completare la composizione dell’arredo e da esso non può prescindere.

La finalità dell’ambiente e la sensibilità estetica del committente sono ulteriori fattori fondamentali da tenere in considerazione per riuscire a pianificarne con successo l’arredamento.

In certi negozi il venditore di turno tenta di imporre ai propri clienti soluzioni standardizzate, che in nulla ne riflettono i gusti e a forza si adattano al contesto.

L’impegno dell’interior designer

Al contrario, l’interior designer si impegna a condurre uno studio preliminare approfondito delle esigenze dei propri assistiti, sia funzionali che estetiche, affinché il risultato non sia solo bello da vedere ma pratico da vivere.

Inoltre, l’interior designer possiede un know-how composto di esperienza diretta in cantiere, a fianco delle diverse maestranze, e un’ottima conoscenza dei prodotti, un bagaglio che gli consente di riuscire a proporre soluzioni sempre efficienti e originali.

Arredare un ambiente significa progettare con stile e qualità

Occorre ribadirlo e puntualizzarlo: un buon progetto d’arredo deve riuscire ad esprimere i gusti del committente, piuttosto che copiare qualche bella pagina patinata presa da una rivista del settore.

Nello stesso tempo, il negozio di arredamento deve fornire spunti nuovi e interessanti, attraverso proposte d’arredo originali e di qualità.

Anche arredare una cucina presuppone un attento ascolto delle esigenze del committente al fine di proporre un ventaglio di possibilità per far rendere al massimo l’ambiente da arredare.

In apparenza, è possibile trovare mobili simili presso diversi negozi ma dal materiale di cui sono fatti si riescono a differenziare quelli a buon mercato da quelli di maggior pregio.

Reputazione del negozio e valore dei prodotti

Non a caso, la buona reputazione di un negozio d’arredamento si misura anche in base al valore dei prodotti che commercializza.
Per un negozio che punta ad offrire elementi d’arredo di buona qualità è importante riuscire a spiegare ai propri clienti che, per esempio, sotto la laccatura di un’anta non c’è del semplice truciolato ma dell’ottimo legno massello.

Pertanto, in termini di resistenza e durata dei prodotti, i materiali utilizzati sono fondamentali.

Muri e colonne non sono un ostacolo ma uno stimolo per la creatività

Di fronte a certi elementi architettonici, un arredatore alle prime armi rischia di provare un vero senso di frustrazione poiché lo costringono ad aggiustare e modificare il proprio progetto.
Invece, un interior designer non può far altro che accettare la sfida lanciata da colonne importune e dimensioni spinose.

A volte, i progetti migliori sono proprio quelli che riescono a valorizzare gli elementi architettonici più scomodi, considerandoli un punto di forza piuttosto che un difetto della stanza da dover mascherare.
È chiaro che per riuscirci è necessario possedere una certa esperienza sul campo.

Un interior designer che riesce ad interloquire con gli artigiani, come falegnami, elettricisti ed idraulici, può realizzare i progetti più complicati, arredando anche quegli ambienti che sembravano senza soluzione.

L’arte di arredare attraverso l’inconsistenza della luce

A volte, per arredare non occorre riempire gli spazi di mobili ma risulta più efficace e funzionale l’impiego delle fonti luminose.
La luce e l’ombra sono in grado di definire i volumi con evidenza e immediatezza.

Per quanto sia inconsistente, la luce possiede una propria materialità che permette all’arredatore di plasmarla in base all’effetto che vuole ottenere.
Appare ovvio come occorra che questo tipo di intervento rientri all’interno di una progettualità più ampia, che comprenda tutto l’ambiente e la sua funzione pratica.

La luce è uno strumento di arredo

L’architetto d’interni utilizza la luce come uno degli strumenti con cui può comporre gli spazi, al pari di mobili, accessori, colori e quant’altro.
Anche per questo motivo, un negozio di arredamento che può contare sulla collaborazione di questa figura professionale si distacca dall’essere solo un punto di vendita di mobili.

L’architettura d’interni prende forma attraverso esperienza e tecnologia

Accanto all’esperienza, la tecnologia offre un supporto davvero consistente al lavoro dell’interior designer e, soprattutto, ai clienti.
Infatti, grazie ai più moderni programmi software di rendering, è possibile dare forma tridimensionale ai progetti, restituendone con immediatezza le linee essenziali e favorendone la comprensione da parte degli acquirenti.

Poter osservare un’ambientazione da diversi punti di vista, facendo il focus su dettagli e particolari, permette di valutare le potenzialità e i punti critici della pianificazione.
E di modificarla, se necessario, prima di passare alla fase effettiva.
In questo modo, arredare può essere anche divertente.