Un fine settimana sul lago Maggiore significa trascorrere qualche giorno in armonia, avvolti da un poetico ed emozionante contesto in stile Liberty. Stresa, regina incontrastata della riviera del lago Maggiore, offre vacanze indimenticabili in un ambiente retrò, in cui il tempo sembra essersi fermato.
Se si ha in mente di trascorrere un periodo di vacanza, o anche solo un semplice week end per rilassarsi, ritemprarsi e per allontanandosi dal caos della quotidianità, un giro sulle isole del Lago Maggiore è sicuramente la soluzione più indicata. Volendo abbandonarsi al forte richiamo della Bella Epoque, la splendida cittadina di Stresa offre innumerevoli soluzioni alberghiere, da quelle a conduzione famigliare a quelle di altissimo profilo capaci di soddisfare anche le esigenze del cliente più sofisticato.
Stresa ha origini lontanissime, ma solo verso la metà dell’Ottocento nasce come località a vocazione turistica. Fu proprio in quell’epoca, infatti, che iniziò la costruzione del primo, meraviglioso e sontuoso albergo Hotel des iles Borromees, dal quale è possibile ammirare in tutto il loro splendore le isole di Borromeo o Isole del Lago Maggiore. Iniziò da qui il cambiamento delle abitudini della nobiltà e della borghesia dell’epoca, che – fino a quel momento – avevano sempre trascorso le vacanze estive presso le proprie dimore di campagna.
Visto lo strepitoso successo del primo albergo se ne costruì un altro anch’esso in stile liberty: il prestigiosissimo Regina Palace Hotel dove, nel dopoguerra fu eletta la prima Miss Italia.
Il maggior impulso all’attività turistica coincise con l’apertura del traforo del Sempione nel 1900, quando Stresa, con i suoi lussuosissimi alberghi, il casinò ed i concorsi ippici, divenne abituale meta di famiglie reali. Anche il famosissimo Orient Express faceva sosta a Stresa prima di arriva a Venezia. All’interno del Regina Palace Hotel è in bella mostra una copia perfetta di una carrozza del mitico treno, con tanto di salottino in velluto e cappelliere in legno fiammante.
Le costruzioni si sono susseguite fino a quando Stresa ha assunto l’aspetto odierno.
Da allora la capacità recettiva si è sensibilmente ampliata fino ad arrivare ai giorni nostri in cui l’offerta è veramente vasta, sempre nel segno della perfetta accoglienza, con personale sempre attento a rendere ogni soggiorno un soggiorno veramente unico ed indimenticabile. Potersi immergere nelle atmosfere della Bella Epoque è rilassante, si ha la sensazione che lo scorrere del tempo sia rallentato, così da poter percepire al meglio le emozioni che questi luoghi fantastici riescono a suscitare.
Ma il Lago Maggiore e Stresa non sono solo architettura, qui la natura la fa da padrona ed irrompe con tutta la sua vigorosa bellezza, sia intorno alle sponde del lago che nei giardini dell’arcipelago delle isole borromee. Impossibile andare via da Stresa, infatti, senza aver visitato le tre principali isole: isola Madre, isola Bella, isola dei Pescatori. Lungo il lago numerosi i punti di imbarco, ma nei periodi di grande attività turistica è consigliata la prenotazione.
Un esempio di grande bellezza, armonia e sapienza – nell’accostamento di colori e fogge di diverse specie botaniche – lo troviamo nel meraviglioso giardino dell’isola Bella, costituito da dieci terrazze che scendono verso l’azzurro intenso del lago e alla cui sommità troneggia l’elegante palazzo Borromeo, un raffinato edificio seicentesco in stile barocco, arredato con mobilio d’epoca, arazzi e suppellettili provenienti da altre dimore della casata. Ma a stupire il visitatore è proprio il giardino che, per effetto della sua forma a piramide mozza terrazzata, è visibile anche da lontano; un insieme di specie botaniche provenienti da tutto il mondo a cui la sapienza degli architetti è riuscita ad imprimere un aspetto del tutto naturale e casuale. Gli ambienti ricreati sono molteplici e vanno dalla macchia mediterranea, a quelli nordici passando per atmosfere prepotentemente esotiche.
Passeggiando per i sentieri che si snodano nel giardino, si possono ammirar numerosi elementi architettonici, fontane, statue, colonne sapientemente integrate nella superba scenografia del parco. Lo sguardo del visitatore dall’ultimo giardino terrazzato si perde in un meraviglioso azzurro cobalto.
Abitata dalla famiglia Borromeo per sei mesi l’anno, è la dimora di rappresentanza. Se si desidera, è possibile pernottare sull’isola nell’albergo Elvezia, con poche stanze e un ristorante che merita una sosta per poter gustare la sua specialità: gli gnocchetti al ragù di pesce.
Anche l’isola Madre, la più grande delle isole dell’arcipelago, abitata ancora dalla famiglia Borromeo solamente per le vacanze, è senza dubbio meritevole di una visita.
Nel parco che ricopre l’isola, grazie al microclima del lago, trovano il loro habitat naturale varie specie di piante autoctone, esotiche e subtropicali, fra cui un cipresso di duecento anni proveniente dal Kashimir ed una palma Jubaeae Spectabilis di “appena” 125 anni. Molto famoso è il vivaio di camelie giapponesi, di impareggiabile bellezza la fioritura delle azalee, bellissimo il canneto di bambù. Un vero trionfo della natura che l’uomo ha saputo domare.
Passeggiando per il parco si possono incontrare fagiani cinesi, pavoni dalle piume candide e uccelli esotici. È considerato fra i giardini più belli ed antichi d’Europa.
Entrambe le isole, di proprietà della famiglia Borromeo, nel 2005 sono state la location del matrimonio tra Lavinia Borromeo e Johan Elkann; l’isola Madre ha accolto il rito religioso, mentre sull’isola Bella si è svolto il ricevimento.
Prima di andare via è d’obbligo una puntatina all’isola dei Pescatori, abitata tutto l’anno da una decina di famiglie, che è la più piccola delle tre.
Curiosi i balconi stretti e lunghi che sporgono dalle casa a due piani e che hanno come scopo quello di fungere da “stenditoi” per il pesce da essiccare, frutto di una sviluppata attività di pesca, da cui l’isola prende il nome.
Le stradine strette che percorrono l’isola confluiscono sull’unica piazza del borgo. Da visitare la chiesa di San Vittore che custodisce un affresco del cinquecento raffigurante Sant’Agata, e due busti lignei dei Santi Pietro ed Andrea.
Ma non è finita qui, sarebbe un vero peccato andare via dal lago Maggiore senza aver visto quello che è stato eletto giardino più bello del mondo: quello di Villa Taranto a Verbania. Un’ oasi naturalistica che non ha paragoni, dove è possibile passeggiare fra decine e decine di esemplari botanici autoctoni e quelli provenienti dal resto del pianeta; una vera passeggiata intorno al mondo. Di impareggiabile bellezza la fioritura dei tulipani presenti in centinaia di esemplari.
I giardini di Villa Taranto sono aperti dal 15 marzo al 1 Novembre.
Qualche consiglio utile:
Al Regina Palace Hotel le camere partono da 150 euro; l’albergo offre una centro benessere con piscina e possibilità di massaggi, bagno, turco e sauna. Possibili pacchetti per clienti esterni. Possibilità di usufruire dell’ottimo ristorante dell’albergo, il Charleston, dove è possibile gustare la tipica cucina piemontese.