Cos’è la dispersione termica
La dispersione termica rappresenta una sfida significativa nell’ambito dell’efficienza energetica degli edifici, in quanto incide direttamente sul comfort abitativo e sui costi di gestione energetica.
Questo fenomeno si verifica quando il calore prodotto all’interno dell’edificio si trasferisce verso l’esterno durante i periodi freddi, e viceversa nei mesi più caldi, evidenziando una problematica legata all’isolamento termico insufficiente.
Affrontare la dispersione termica richiede una comprensione approfondita di come si calcola e di come individuare le aree di maggiore perdita termica all’interno dell’abitazione.
In questo approfondimento andremo a considerare tutte le informazioni utili per comprendere il tema delle dispersioni termiche in casa, dal calcolo fino ai metodi per ridurre al minimo il fenomeno con pratici interventi di coibentazione termica.
Il calcolo della dispersione termica
Il calcolo della dispersione termica è fondamentale per diagnosticare l’efficienza energetica di un edificio e pianificare interventi di miglioramento.
Questo processo inizia con la valutazione dello spessore e del materiale delle pareti, elementi chiave che influenzano la capacità di un edificio di trattenere il calore.
Per esempio, analizzando una parete costruita con mattoni forati di 25 cm di spessore, si considera la sua conducibilità termica (lambda λ), che misura quanto facilmente il calore passa attraverso il materiale.
La conducibilità termica del mattone forato, con un lambda di 0.18, ci offre un punto di partenza per calcolare il coefficiente di dispersione termica.
Utilizzando la formula che moltiplica lo spessore della parete per la sua conducibilità termica e per la superficie esposta, si ottiene un valore che rappresenta la quantità di calore disperso per ogni grado di differenza tra la temperatura interna ed esterna.
Nel nostro esempio, questo calcolo rivela che per ogni grado di differenza, 27 W di calore vengono dispersi attraverso i 6 mq di parete.
Comprendere e calcolare la dispersione termica permette di identificare le aree critiche di un’abitazione dove l’isolamento è insufficiente.
Il calcolo della dispersione termica, quindi, non solo fornisce una base scientifica per valutare l’efficienza energetica di un edificio ma guida anche la scelta degli interventi più appropriati per migliorare l’isolamento termico, tra cui l’insufflaggio termico si distingue per efficienza e praticità di realizzazione.
Le principali fonti di dispersione termica
Ma quali sono le principali fonti che causano il fenomeno della dispersione termica?
In generale, le fonti di dispersione termica più comune sono le seguenti:
- Infissi e finestre: Gli infissi e le finestre, soprattutto se non sono a doppio vetro o termicamente efficienti, possono essere una delle maggiori fonti di dispersione termica. Le finestre con un solo vetro o con telai mal isolati permettono il passaggio del calore molto più facilmente rispetto a quelle progettate per un alto isolamento termico.
- Pareti e tetti: Pareti, tetti e solai non adeguatamente isolati consentono il passaggio del calore tra l’interno e l’esterno. La qualità dell’isolamento e la presenza di ponti termici (zone della costruzione con una maggiore conduttività termica rispetto alle aree circostanti) possono influenzare significativamente la perdita di calore.
- Porte: Similmente alle finestre, le porte esterne che non sono ben isolate o che presentano spifferi possono essere fonti significative di dispersione termica.
- Infiltrazioni di aria: Le infiltrazioni attraverso fessure, interstizi e altri varchi non sigillati adeguatamente possono portare a significative perdite di calore. Questo include anche gli spifferi intorno a finestre, porte, punti in cui impianti o tubature penetrano i muri, e altri punti deboli nell’involucro edilizio.
- Pavimenti: I pavimenti, specialmente quelli a contatto con spazi non riscaldati come cantine o spazi esterni, possono contribuire alla dispersione termica se non sono adeguatamente isolati.
- Ventilazione non controllata: La ventilazione è necessaria per la qualità dell’aria interna, ma se non gestita correttamente, può portare a grandi dispersioni di calore. Sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore possono aiutare a ridurre questa perdita.
Ogni edificio è unico, e le specifiche fonti di dispersione termica possono variare in base a numerosi fattori, inclusi design, materiali di costruzione, età dell’edificio, e il clima locale.
Un’analisi approfondita rivela, comunque, che la maggior parte delle perdite di calore si verifica attraverso le strutture opache, ovvero pareti e tetto, che insieme rappresentano circa l’85% della dispersione termica totale, con un 60% attribuibile alle pareti verticali e un 25% al tetto.
Le finestre e le porte, sebbene importanti, contribuiscono in misura minore, rappresentando il restante 15%.
Di fronte a queste evidenze, diventa chiaro che gli interventi prioritari per ridurre la dispersione termica debbano concentrarsi spesso sull’isolamento delle pareti e del tetto.
Riduzione della dispersione termica con l’insufflaggio
La riduzione della dispersione termica negli edifici è essenziale per garantire un ambiente confortevole e ridurre i consumi energetici.
Diverse strategie possono essere implementate per migliorare l’efficienza termica, con l’insufflaggio termico che si distingue come una delle soluzioni più efficaci ed economicamente vantaggiose.
Questa tecnica, applicabile a pareti esterne esistenti, consiste nel riempire le cavità murarie con materiale isolante, migliorando significativamente la coibentazione senza necessità di opere invasive.
Le abitazioni categorizzate con una buona coibentazione (categoria A) godono già di ottimi livelli di efficienza energetica e non richiedono ulteriori interventi.
Tuttavia, le case che rientrano nelle categorie inferiori, necessitano di miglioramenti per ridurre le perdite di calore.
Oltre all’insufflaggio delle pareti, altre misure includono l’isolamento del sottotetto e la sostituzione degli infissi, azioni che possono portare a un miglioramento termico compreso tra 0,5 e 4 gradi.
Affidarsi a esperti del settore per valutare i migliori interventi di coibentazione termica è importante.
Professionisti qualificati possono identificare le specifiche esigenze di ogni abitazione, consigliando le soluzioni più adatte ed efficienti.
Isolare termicamente gli edifici non solo migliora il benessere degli occupanti ma contribuisce anche a una riduzione significativa dei costi energetici, rappresentando un investimento sostenibile a lungo termine.