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Curare la calvizie: i metodi per riavere una chioma folta

La calvizie è un problema: inutile negarlo! Che si tratti di uomini o di donne, poco cambia: quando si perdono i capelli si perde anche un bel po’ di autostima. Impossibile convivere bene con questo problema, quindi, e questo vale per la maggior parte delle persone che ne soffrono.

Cosa fare, quindi, per avere nuovamente una chioma folta? Esistono diverse tecniche, alcune più moderne e altre, invece, meno. L’obiettivo comune di tutte è quello di ridare fiducia a chi ha subito la perdita dei capelli.

Prima di entrare nel vivo del discorso, però, si deve sottolineare che non c’è solo una tipologia di calvizie. Sebbene tutti pensino immediatamente all’alopecia androgenetica quando si parla di perdita dei capelli, si deve sottolineare che questa non è l’unica causa. Molti sono, infatti, i fattori che influiscono su tutto ciò ed è sempre necessario avere una visione di insieme, così da risolvere a monte il problema alla base.

Che si tratti di alopecia da stress, androgenetica, causata da una cattiva alimentazione o da qualsiasi altra causa, quello che interessa approfondire in questa sede sono le varie tecniche per ottenere nuovamente una chioma folta.

Come riavere i capelli in testa: le varie tecniche

 Un tempo alla calvizie c’erano poche soluzioni. L’unica via consigliata era il trapianto di capelli. Ancora oggi questa è una soluzione che viene presa molto in considerazione, ma ci sono delle valide alternative che andremo ad analizzare in seguito. In questi casi si vanno a salvare dei follicoli ancora in attività e si fa una sorta di auto-trapianto. Sebbene la tecnica stia diventando sempre migliore e i medici tendano a non far vedere in alcun modo la cicatrice, ricreando anche un’attaccatura dei capelli abbastanza naturale alla vista, si deve dire che questa operazione risulta senza dubbio essere dolorosa, oltre che estremamente invasiva. Inoltre, non sempre i risultati sono assicurati al 100% e i capelli possono non ricomparire sani e forti come in precedenza.

C’è anche una alternativa medica e farmacologica. Questo significa che vengono somministrati dei medicinali e degli integratori per provare a far ricrescere i capelli persi nel corso del tempo. A differenza di quello che accade per il trapianto, le possibilità di riuscita sono ancora inferiori ed è per questo che in molti casi si consiglia di ricorrere ad altro, sempre dopo una attenta analisi della propria situazione personale. Ogni caso, infatti, è a se stante come è ben noto del resto.

Ecco, quindi, che spesso si sente parlare della tricopigmentazione. Di cosa si tratta? Di una tecnica abbastanza innovativa, pensata per non essere dolorosa e invasiva. Si va a introdurre un pigmento nel derma, così da ottenere un effetto capelli rasati. Si deve sottolineare che la cute non si rovina e che non si tratta in alcun modo di un risultato permanente e, pertanto, non rimovibile. Non è un tatuaggio vero e proprio e, pertanto, lascia ampio margine di scelta.

Naturalmente questa tecnica può essere effettuata solo da mani esperte. Questo significa che i tricologi che la utilizzano devono aver fatto dei corsi. I migliori sono i corsi di tricopigmentazione di quelli Beauty Medical, leader nel settore. Frequentarli significa apprendere tutti i segreti della tecnica, imparando a utilizzarla nel migliore dei modi possibili.

Oltre a questi rimedi, esiste poi la laser terapia per capelli anche se ancora oggi ci si domanda se questa sia effettivamente un valido supporto per la ricrescita dei capelli. Come si nota, di consigli e di tecniche ce ne sono differenti: quello che conta è riuscire a capire in che modo tutto ciò debba essere adattato alla propria situazione.