Parlando di SEO off-page è più che naturale riferirsi immediatamente al link building, ovvero quella strategia che implica il costruirsi un numero abbastanza alto e utile di link in entrata verso il proprio sito allo scopo di rendersi più autorevoli e posizionare meglio il proprio sito nella SERP di Google.
In realtà il link building si basa su un equilibrio molto delicato, se fatto male può comportare penalizzazioni anche pesanti da parte del motore di ricerca.
Link building: gli errori da evitare
- Non scegliere un sito a caso. Google stabilisce l’autorità di un sito in base a citazioni e menzioni: le prime sono richiami al tuo sito, le seconde sono citazioni con un link che rimandi al tuo sito. È chiaro che se il sito su cui sei citato o menzionato non sembra affidabile, anche il tuo potrebbe essere ritenuto inattendibile, il che comporterebbe penalizzazioni da parte di Google.
- Mantieni un equilibrio tra citazioni, menzioni e keywords. È chiaro che se il tuo post si compone perlopiù di link, gli algoritmi di Google lo vedranno come spam, ergo, verrai penalizzato. È importante quindi mantenere un equilibrio 2 a 1: esempio, su un paragrafo, 2 citazioni, 2 menzioni, 1 keyword. E a intervalli regolari ma non troppo ravvicinati.
- La parola chiave è naturalezza. Inserire un link a un sito di moda mentre stai parlando di carbonara farebbe insospettire il qualunque utente, figurarsi Google. Dunque sii sicuro di inserire ciascun backlink al momento giusto, senza forzature.
Guest post: cosa fare e cosa non fare
Il link building consta di diverse tecniche, e tra queste, appunto, il guest posting. Per guest posting s’intende lo scrivere un post per un altro blog o sito, il che può sembrare tempo perso, ma in realtà, poiché si tratta comunque di un articolo che tu firmi, aiuta a renderti autorevole nell’ambito da te scelto. Se scritto particolarmente bene, un guest post spingerà gli utenti a cercarti, cercare il tuo sito, dunque ecco che ne guadagni in traffico in entrata.
Scrivere un articolo però non sempre è semplice. Rischi di strafare o di farlo male e da un lato penalizzi il sito ospitante, dall’altro penalizzi te stesso poiché a quel punto non solo gli utenti non ti cercheranno, ma lo stesso collega non vorrà continuare la collaborazione. Senza contare poi che un guest post fatto male allerta Panda e sappiamo bene quanto sia facile incappare in penalizzazioni con gli algoritmi di Google.
Ecco quindi 3 consigli utili:
- Il guest post dev’essere contestualizzato. Vale lo stesso discorso del link building: se scrivi su un blog sul calcio, non puoi parlare di basket.
- Non improvvisare. Sembra facile, googli una parola chiave e prendi il primo blog che ti capita a tiro … giusto? No. Per far sì che il guest post non sia fine a se stesso ti conviene prendere un blog affermato, che sia letto da un buon numero di utenti. SEOzoom ti può aiutare nella ricerca.
- Non fare pubblicità occulta. Il guest post è un contributo, una collaborazione, e come tale deve essere di qualità, quindi scrivi un articolo con un contenuto interessante, non inserire nomi di brand o siti a casaccio.