Quando si decide di optare per il trapianto di capelli per risolvere il proprio problema di calvizie è sempre bene prendere in considerazione quelli che sono i pro e i contro.
Il trapianto di capelli è cambiato negli anni così da diventare sempre più alla portata di tutti. Meno dolore, nessuna cicatrice, un costo sempre più conveniente grazie alle offerte delle cliniche turche che sono le migliori in circolazione perché operano con protocolli di ultimissima generazione. Non si potrebbe volere nulla di più: avere nuovamente una chioma sana e forte è possibile.
Tuttavia, è bene rispondere a delle domande specifiche che concernono quello che accade dopo un trapianto di capelli. Si tratta di una questione importante e molto dibattuta perché chi sceglie di fare un trapianto deve avere sempre le idee ben chiare.
Cosa accade dopo il trapianto?
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Innanzitutto parliamo del rossore dopo il trapianto di capelli. Si tratta di qualcosa di normale o è un campanello d’allarme?
Quando si effettua un trapianto di capelli si sottopone la cute a stress. Anche se si prende in considerazione la tecnica FUE, la meno invasiva in assoluto, è bene sapere che un leggero rossore della zona trattata è decisamente normale. Niente paura, quindi, se ci si ritrova con la cute arrossata, perché si tratta di una reazione normale di una zona sollecitata.
Se si nota, tuttavia, un rossore troppo accentuato e innaturale è preferibile consultare il medico che ha eseguito il trapianto per capire in che modo risolvere la situazione.
Dopo il trapianto di capelli possono nascere anche dei brufoli sulla cute, anche in questo caso ci si deve chiedere se sia o meno normale. La risposta è affermativa. Si tratta di escrescenze che possono nascere per la cute a causa di varie motivazioni.
Talvolta nascono per un livello di igiene non adeguato alle esigenze, in altri casi perché si è andati troppo in profondità per l’estrazione dei capelli. Bisogna ricordare anche che spesso questi brufoli nascono semplicemente in concomitanza con la crescita del capello.
Si deve ricordare che nel periodo del post operatorio il medico che ha eseguito il trapianto andrà a dare delle indicazioni comportamentali che devono essere seguite alla lettera per evitare che il risultato venga messo a rischio. Se si seguono i consigli del tricologo, nel giro di pochissimi mesi si avrà nuovamente una chioma folta e sana, con i capelli che inizieranno a crescere naturalmente come prima.
Nella maggior parte dei casi i consigli che vengono dati riguardano le azioni da fare e tutto quello che non si dovrebbe fare nel periodo immediatamente successivo il trattamento.
I primi tre giorni dopo il trapianto è severamente vietato portare dei cappelli che potrebbero inficiare il risultato ottenuto. Si tratta dei giorni cruciali e bisogna fare molta attenzione. Anche per quel che concerne i lavaggi del cuoio vanno prese delle precauzioni. Devo essere effettuati con attenzione e senza fare forza o sfregare la zona. Non solo. Si devono utilizzare dei prodotti segnalati dal medico subito dopo il trapianto stesso.
Si deve cercare di evitare l’esposizione al sole e, soprattutto, si deve fare attenzione alla posizione in cui si dorme. I consigli del tricologo sono importantissimi nella prima fase e grazie a questi ultimi si otterrà il miglior risultato finale possibile.
Un trapianto di capelli può portare nuovamente fiducia nella vita di chi ha perso la stima in se stesso. Spesso, infatti, la calvizie ha dei risvolti di questo tipo, molto difficili da digerire dal punto di vista psicologico.